Michael Mmoh e Alexei Popyrin firmano le prime due grandi sorprese di giornata all'Australian Open. Lo statunitense, numero 107 del mondo, elimina il numero 13 Alexander Zverev e firma il suo miglior risultato in uno Slam. Mmoh ferma il tedesco, inevitabilmente meno continuo rispetto al suo standard ottimale, 67(1) 64 63 62 e diventa il quinto lucky loser al terzo turno all'Australian Open nell'era Open.
Mmoh, che aveva vinto solo una partita nel circuito maggiore nel 2022, non aveva mai sconfitto un avversario con una classifica così alta in carriera. Prima d'ora, infatti, aveva ottenuto solo un successo contro un Top 20, l'allora numero 15 del mondo Roberto Bautista Agut al secondo turno del Masters 1000 di Miami nel 2018.
Resta quello l'anno migliore di Mmoh, oggi 25 anni, ex numero 2 del mondo junior. Nel 2018, infatti, ha raggiunto per la prima volta i quarti in un torneo ATP, a Brisbane, ed è entrato in Top 100 dopo aver vinto due Challenger di fila a Columbus e Tiburon.
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Cade anche Fritz, numero 9 del mondo, battuto per la prima volta in Australia da un avversario fuori dalla Top 30. Popyrin, numero 113 ATP e in tabellone grazie a una wild card, ha chiuso 67(4) 76(2) 64 67(6) 62, eguagliando così il suo miglior risultato in uno Slam.
Dopo la maratona terminata alle due di notte contro Tseng Chun-Hsin, ha completato la sua seconda vittoria conseutiva al quinto set. Prima di questo torneo, aveva vinto solo una delle precedenti sei partite finite al quinto set in carriera, peraltro sempre all'Australian Open, contro David Goffin al primo turno nel 2021.
"Siete incredibili, non avrei potuto farcela senza di voi" ha detto Popyrin dopo il più importante successo della sua carriera, rivolgendosi ai tifosi che l'hanno sostenuto dalle tribune della John Cain Arena.
Il numero 113 del mondo ha chiuso la partita con 74 vincenti e 19 ace, uno dei quali gli è servito per cancellare una palla break nel primo game del quinto set. Fritz, che ha salvato un match point nel tiebreak del quarto, ha finito per cedere il break cruciale nel quarto game del quinto set.
"Nel 2023 ho già pareggiato le vittorie che avevo ottenuto in tutto il 2022, ed è solo gennaio" ha commentato a caldo l'australiano, al momento di nuovo in Top 100 secondo le proiezioni in tempo reale della classifica ATP. "Ho lavorato a testa bassa in pre-season, non voglio mai più provare le sensazioni che ho vissuto l'anno scorso" ha detto Popyrin, dopo la quarta vittoria in carriera contro un Top 10.
L'australiano ha trascorso quasi otto ore e mezza in campo nei primi due turni. Al terzo lo attende Ben Shelton che, al primo torneo in carriera a qualsiasi livello fuori dagli Stati Uniti, ha sconfitto l'ex Top 50 cileno Nicolas Jarry 7-6(3), 7-6(3), 7-5. Numero 89 del mondo, capace l'anno scorso di vincere il titolo NCAA e di entrare in Top 100, Shelton ha superato la miglior prestazione all'Australian Open di suo padre Bryan, che arrivò al massimo al secondo turno nel 1991.
L'australiano ha trascorso quasi otto ore e mezza in campo nei primi due turni. Al terzo lo attende Ben Shelton che, al primo torneo in carriera a qualsiasi livello fuori dagli Stati Uniti, ha sconfitto l'ex Top 50 cileno Nicolas Jarry 7-6(3), 7-6(3), 7-5. Numero 89 del mondo, capace l'anno scorso di vincere il titolo NCAA e di entrare in Top 100, Shelton ha superato la miglior prestazione all'Australian Open di suo padre Bryan, che arrivò al massimo al secondo turno nel 1991.
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Andrey Rublev ha perso il primo set del suo torneo, ma forte di 50 vincenti è comunque tornato al terzo turno dell'Australian Open dove ha centrato i quarti nel 2021. Il 6-2, 6-4, 6-7(2), 6-3 sul finlandese Emil Ruusuvuori lo proietta verso il terzo turno contro il britannico Dan Evans e un possibile ottavo contro il teenager danese Holger Rune, capace l'anno scorso di battere Djokovic in finale a Parigi Bercy.
"Ho iniziato molto bene, colpivo davvero bene, dominavo il gioco e questo mi ha permesso di vincere facilmente i primi due set - ha detto Rublev -. Nel terzo ho perso un po' di concentrazione mentre Emil, al contrario, ha iniziato a giocare più profondo e a sbagliare meno". Nel quarto, però, dopo un break in avvio non c'è stata storia.
Ora lo aspetta quello che ha definito "uno dei giocatori più intelligenti del circuito", quel Dan Evans che l'ha battuto nel più recente dei sei confronti diretti nel circuito ATP (3-3 il bilancio), a Montreal l'anno scorso. Evans ha centrato il terzo turno per la quinta volta in sette partecipazioni all'Australian Open grazie al successo 6-4, 6-4, 6-1 sul francese Jeremy Chardy.
Arrivato a Melbourne senza classifica, non avendo giocato dallo US Open 2021 a causa di un infortunio al ginocchio, il francese ha protestato dopo essere andato sotto di un break nel primo set. Sul 3-3 30-40, infatti, una palla gli è scivolata dalla tasca. La giudice di sedia se n'è accorta solo dopo un paio di scambi, per cui non ha fermato il gioco subito. Ma ha chiamato "let", indicando così la ripetizione del punto, solo dopo che Chardy aveva sbagliato. Dunque, Evans è salito 4-3 e servizio. "Mi ha detto che non aveva visto la palla cadere, ma non hanno nient'altro da fare, non devono più fare nemmeno over-rule visto che non ci sono i giudici di linea, per cui non vedere questa cosa a metà del punto mi è sembrato bizzarro" ha detto Chardy, che invano ha coinvolto anche il supervisor. Il gioco è rimasto sospeso per una dozzina di minuti, ma Chardy non ha ottenuto la ripetizione del punto.