Basta con i detrattori del mondo elettrico, spegneteli!!! - Vaielettrico

2023-03-08 16:32:53 By : Mr. Martin Zhang

Alessando non sopporta più i detrattori del mondo elettrico che affollano il sito  con i loro commenti, spesso provocatori. Sono troppi, dice, e ci chiede di “spegnerli”. Ma noi non lo faremo e spieghiamo perché. Inviate i vostri quesiti e le vostre riflessioni a info@vaielettrico.it.

A volte immagino un mondo in cui Dio punisce le persone dando loro esattamente quel che chiedono. Una sorta di inferno in cui uno va su un sito, legge un articolo, e i commenti sono tutti uguali e sono solo del tipo “sì sono d’accordo”, “bell’articolo”, “condivido in toto”, “10 minuti di applausi”, etc. etc. Non una voce dissonante, non una precisazione, non un diverso punto di vista. Un monocolore, come una tribuna da stadio dove tutti in coro urlano lo stesso inno, dove c’è un’unica verità, un dogma, dove a scuola gli insegnanti sono tutti uguali in tutte le classi e insegnano tutti allo stesso modo. Un mondo distopico dove esci e trovi solo cloni di te stesso che parlano come te, vestono come te, pensano come te e vanno in vacanza proprio dove vuoi andare tu (così che devi prenotare con 3 anni di anticipo per fregare gli altri te stesso).

Mai come in questo caso, in verità, ci troviamo davanti ad una realtà frastagliata e in continua evoluzione. Intanto non esiste il “garage” (ovvero le auto di famiglia) perfetto per l’italiano ma quello perfetto per te ovvero, sulla base delle tue esigenze, le auto che meglio coniugano le esigenze della famiglia. E siccome siamo diversi, abbiamo esigenze diverse e diverse possibilità di acquisto, è chiaro che il “garage” ideale cambia da famiglia a famiglia. Quanto spendi per cambiare auto, quanti km fai, dove li fai, quanto è servita la tua zona, quanti kW può erogare il tuo impianto in garage, etc. Ed è palese che man mano che i prezzi scendono, la qualità migliora, la velocità di caricamento anche e così la capacità della batteria si ha un allargamento della base delle auto elettriche. Che oggi non sono ideali per tutti. E lo dice anche VaiElettrico che, per prima, riporta pro e contro della guida in elettrico. C’è chi ha una visione coincidente con quella di VaiElettrico, chi invece pensa che certi contro citati non esistono o non sono un vero problema e chi invece pensa che i contro sono più di quelli riportati. Ognuno con le sue fonti, con i suoi ragionamenti, con le sue stime e proiezioni, sulle quali ci si confronta.

Certo, poi serve anche la capacità di confrontarsi e lì è un po’ come a scuola, si vede subito chi ha studiato e chi no, ma non c’è niente di male ad ammettere di non sapere qualcosa, altrimenti il confronto a che serve?

Anche io sono contrario alla censura (a meno che non si tratti di troll superspammante, ovviamente). Posso ovviamente suggerire ad Alessandro di applicare il “poter della rotellina”. C’è gente che vive della gloria di ottenere una risposta o focalizzare una discussione. Quando leggi il suo nome scrolli e passi oltre.

Trovo più allucinante chi, come il 99% dei possessori di auto elettriche, fino all’altro ieri girava con una 1.9JTD e poiché da qualche mese ha una elettrica si permette di chiamare JURASSICI gli altri oppure parlare di asteroidi. Chi si esprime in questi modi e ragiona così è esattamente un ultras come quelli che definiscono le auto elettriche “lavatrici con le ruote”. La risposta dlela redazione la trovo sensata, anche se spesso non condivida alcuni articoli o commenti. Personalmente non sono contrario all’auto elettrica, ma non mi piace e non la comprerò fino a quando: I tempi di ricarica e le autonomie non saranno adeguate al mio stile di vita La rete di distribuzione dell’energia non sarà capillare (non ho voglia di mettermi la colonnina in garage e ho un’auto per strada). le tecnologie non sarà adeguatamente matura e uniforme tra marchi, quindi fino a quando non ci saranno standard più o meno comuni. I marchi che a io compro non produrranno un’ampia gamma di modelli che non siano esperimenti per ricchi, e parlo della triade tedesca premium.

Cosa ci sarebbe di così fastidioso in chi la pensa come me?

Una sola, veramente fastidiosa: “non ho voglia di mettermi la colonnina in garage e ho un’auto per strada”. Poi si lamenta se la chiamano jurassico? Spero vivamente che il Comune le metta un bel divieto di sosta su entrambi i lati della strada.

“… non la comprerò fino a quando […] La rete di distribuzione dell’energia non sarà capillare (non ho voglia di mettermi la colonnina in garage e ho un’auto per strada).” Questo della immaturità della rete di colonnine di ricarica sarebbe un otiimo argomento se lei non avesse un garage, perché ad oggi tutti (e Vaielettrico.it in primis) sconsigliano l’acquisto di un’auto elettrica a chi non può ricaricare nel proprio garage (o almeno sul posto di lavoro). Ma lei dichiara che un garage ce l’ha, e molto probabilmente la rete di distribuzione dell’energia elettrica è già così capillare da averlo raggiunto. Mi pare allora contraddittorio porre una tale condizione per valutare l’acquisto di un’auto elettrica, ma non (voler) vedere che è già soddisfatta e addirittura dichiarare di non volerne comunque approfittare. Grazie e buona notte.

Questo è e rimane un sito pubblico, nato (così hanno scritto) per promuovere la mobilità elettrica: se promuovi (informi, incoraggi, pubblicizzi) di norma lo fai a chi non ha questi mezzi. se lo fai solo per quelli che già hanno una bev, hai fallito la “missione”..

per cui, visto i lamenti degli elettrici, direi che la redazione ha 2 strade davanti: rendere il sito a pagamento (come auspicato da tanti) così di partenza si elimina chi dovrebbe essere informato ma potete cantarvele da soli, o si toglie la possibilità di commentare.. perché di stupidità, offese varie e “io sono meglio” ne leggo a quintali provenienti dai bevvisti (mod. compreso): quindi diamoci un taglio con la piangina.. parlando per me, io da sempre mi adeguo agli interlocutori: se pensate che dica caz…., sapete perché.

Mettere sullo stesso piano chi non ha una BEV ma vuole, anche criticamente, informarsi e coloro che “non c’è corrente per tutti”, “l’inquinamento non esiste” o “usate i generatori Diesel per caricare i vostri giocattoli da ricchi” non è altro che il tuo manifesto, il buttarla in caciara. Distorci le risposte, usi tutti gli strumenti, consapevolmente o meno, della disinformazione e delle fallacie logiche. Ernesto, fuori dai denti: ma cos’è che vuoi? “Diamoci un taglio con la piangina” mentre fai la piangina? Ti adegui agli interlocutori? A quali, ai troll? Qualcuno ti ha già detto che qui non attacca. Argomenta. Proponi. Chiedi. Scrivi elenchi puntati, scrivi un articolo, fai ricerche, dimostra. Altrimenti sei solo chiacchiere e distrattivo.

piangina si proprio piangina: tutti ce l’hanno con noi, i giornali, le trasmissioni, i governi, la gente, tavares, di meo, toyoda.. poveri cuccioli

quindi guido, sei un nuovo milanesio? andyamar? daniele cl? sembra proprio di si..

non sto dando (ulteriore) voce a quanto auspicate in altri commenti oltre a questo articolo? un posto tutto vostro al riparo dalle brutte persone inquinanti coi brum brum? un posto dove potrete discettare delle vostre uuiiii e dei mali che affliggono il mondo ma senza dovervi mettere in gioco. perché non tollerate nessun altro.. a mala pena enzo ma solo per percularlo.

quindi di morali da chi vede solo le pagliuzze altrui ma non le travi proprie anche no. quando leggerò tuoi commenti negativi ai bevvisti “risponditori seriali” che fanno continuamente quello che attribuisci a me, potremo parlare di, fino ad allora valgono le mie ultime 2 righe sopra.

ma davvero non vi leggete? ?

“Argomenta. Proponi. Chiedi. Scrivi elenchi puntati, scrivi un articolo, fai ricerche, dimostra.” Quando leggerò tuoi commenti positivi o negativi a bevvisti o iceiani rispondenti alle mie ultime 2 righe sopra, allora potremo parlare di. Fino ad allora sei solo chiacchiere e distrattivo.

Buongiorno a tutti. L’elettrico non è una soluzione che può andare bene a tutti (e questo perfino la redazione non ha difficoltà ad ammetterlo) e allo stato attuale ha molti di problemi da risolvere, che IMHO, non lo rendono una tecnologia matura o implementabile su larga scala a breve termine. In più la decisione dell’UE — dove certo nessuno ha problemi a cambiare auto o ad installare pannelli fotovoltaici — è una forzatura che colpisce la tasca e lo stile di vita di milioni di persone e l’infrastruttura in Italia non esiste ancora. E’ così difficile capire che ci siano gli scettici? Per costoro, a partire dalla lettera che pubblicate, volano epiteti come “jurassico”, “dinosauro”, “sparatore di boiate” e via discorrendo… non è che così si convinca qualcuno eh, si polarizza soltanto. Tutti siamo a favore di un ambiente meno inquinato, ma il pianeta è uno solo: se io cambio l’auto, e il mio puzzolente dieselone finisce in Africa a 600km in linea d’aria dalla Sicilia, non è che abbiamo risolto qualcosa (leggete “la via africana dei mezzi da rottamare” 14 milioni di vetture in solo tre anni: fonte repubblica.it). Ora so già che mi direte che bisogna fare ANCHE uno smaltimento accorto dei mezzi e bla bla.. ma non credo in un un mondo popolato da unicorni rosa: i paesi in via di sviluppo sono i primi inquinatori e hanno un trend di inquinamento in crescita pazzesco, vogliono crescita economica, sviluppo in-sostenibile e benessere; nei paesi poveri e nella parte povera della popolazione europea l’elettrico è inaccessibile; la Cina è avanti nell’elettrificazione soltanto perché a Pechino l’aria è talmente irrespirabile che anche solo spostare l’inquinamento lì è un grande risultato. Cosa possiamo fare? Per me bisogna investire in trasporti pubblici capillari ed ecologici, metropolitane nei grandi centri urbani, passare il traffico merci su rotaia, incentivare lo smartwork… sono tutte soluzioni molto più efficaci per ridurre l’inquinamento e a minore impatto economico per la famiglia italiana media, senza aspettare tecnologie che non si sa quando verranno (nuove batterie al ferro o autonomie fantascientifiche). My two cents.

“allo stato attuale ha molti di problemi da risolvere, che IMHO, non lo rendono una tecnologia matura”, proviamo a spostarci di lato e guardare le cose da una prospettiva differente. Con la premessa che uso un tono molto secco ma non ce l’ho certo con lei personalmente, quindi non si senta sotto accusa da parte mia che sono un perfetto nessuno.

Come si può giudicare una tecnologia che provoca circa 65.000 morti ogni anno, nella sola Italia, come conseguenza indiretta data dagli effetti collaterali del suo carburante? E contribuisce ad aumentare la temperatura dell’atmosfera finché verrà raggiunto il punto di scioglimento del permafrost che libererà nell’aria quantitativi tali di metano che provocheranno l’IRREVERSIBILE aumento della temperatura mondiale con conseguenze devastanti per la vita umana? La dobbiamo considerare “matura”? Sul serio sarebbe quella “matura”? Matura nel senso che ha dato tutto quello che poteva dare ma non puoi prescindere dal fatto che si tratti di una combustione di un carburante in quantità finita detenuto da una parte di mondo assai instabile politicamente? Nel 1997 si è deciso di fermarci prima che fosse troppo tardi. Passati 25 anni è successo ben poco. Lo si è dovuto imporre. Molte delle cose che lei dice fanno già parte dei “piani” per la riduzione: si parla sempre e solo di elettrificazione della mobilità che è UNO dei tanti fronti: forse perchè tanti di noi vedono l’auto come prolungamento fallico? Se davvero nel 2030 la UE vorrà impedirci di vendere o affittare casa se non sarà di una classe energetica decente, ci toccherà infinitamente di più che “costringerci” a comprare un’auto elettrica nel 2045 o nel 2050… Eppure siamo qui a parlare solo ed esclusivamente di BEV. Domani Putin si alza e lancia un missile su tutti gli oleodotti europei, che facciamo? Tutto quello che lei propone va fatto INSIEME al togliere le macchine a combustione. Non sono alternative, sono complementari. Credo che sia il punto che continua a sfuggire ai più: le elettriche sono UNA delle soluzioni complementari necessarie affinchè si riesca a raggiungere un obbiettivo. Se soltanto non si attuano TUTTE le azioni, l’intero piano fallirà. Insieme a noi. E l’Italietta (politica, giornali, media in generale, tuttologi della domenica) purtroppo clientelare, semplicemente stupida, in malafede, poca importa quali siano le ragioni, rema in direzione opposta. Prima o poi si prenderà la direzione giusta: se prima, magari ce la caviamo a saltare sul cavallo del vincitore, se tardi, ci accontenteremo di raccoglierne lo sterco per poterci scaldare nell’inverno successivo. My 0,5 cents.

Buonasera Guido, non prendo le questioni sul personale, anzi mi fa piacere confrontarmi civilmente e mi pare che al netto di qualche troll e toni che spesso si alzano, bene o male in questo sito si riesca a farlo. Parliamo esclusivamente di BEV perché il sito si chiama vaielettrico.. quindi una certa focalizzazione tematica è nell’ordine delle cose.

Ora chiarisco cosa significa per me che non è una tecnologia matura, però è necessaria una premessa: distinguiamo ciò che è certo da ciò che è probabile e da ciò che è in-credibile (ovvero non è né certo né probabile). Certi sono i fatti, probabili possono essere le opinioni degli esperti basate sui fatti, in-credibili sono le opinioni dell’uomo della strada. Va bene così? Mi sembra una premessa ragionevole.

Cominciamo a dire che gli esperti non sono concordi, altrimenti si dà l’impressione che gli esperti siano da una parte e gli ignoranti dall’altra e vivaddio non è così. Ho visto il video del prof. Armaroli, che chiaramente è un entusiasta dell’elettrico e traspare da una certa tendenza a gonfiarne gli aspetti positivi. Tanto per dire Carlo Rubbia e Franco Prodi, due nomi a caso ma non gli ultimi scemi del villaggio, sono scettici sulla relazione di causalità tra effetto antropico e cambiamento climatico. Forse noi esseri umani ci diamo troppa importanza.

– Le riserve di litio si troveranno, le stiamo cercando… Probabilmente le troveremo presto, ma non si sa se e quando. – Il cobalto sta scomparendo dalle batterie per auto… Probabilmente lo farà, ma non si sa esattamente se e quando. Per ora (fonte Amnesty international) per un cellulare servono 15 Grammi di Cobalto e per un’auto 15 Kg. Non so quanto veloce possa essere il processo di azzeramento di questo componente nelle auto. – Le batterie evolvono? Sì, ma non si sa quando lo faranno al punto da superare significativamente i limiti di quelle attuali né precisamente come. – Il sodio sostituirà il litio? Probabile, per impieghi stazionari molto probabile, per la mobilità al momento non si sa se e quando.

Al netto di ciò che è probabile, e quindi è una previsione di un esperto, magari anche un po’ entusiasta, allo status quo mi pare che certezze non ne siano state date e che gli “evidenti vantaggi” siano tutti spostati su di un piano futuro ed incerto.

Nel suo intero ciclo di vita l’auto elettrica inquina meno di una termica. Ci sta, non ho difficoltà ad ammetterlo. C’è chi dice che il pareggio sia a 80000 km, chi dice a 50000. Dipende sempre dal peso che si da ai singoli inquinanti. Comunque siamo nello stesso ordine di grandezza, il miglioramento è nella migliore delle ipotesi del 50% su tutto il ciclo di vita, non è poco ma nemmeno è un miracolo. Quando leggo “a zero emissioni” mi sale il sangue al cervello, essere preso per i fondelli così spudoratamente non lo reggo. E’ propaganda.

Poi l’impatto attuale delle auto europee sul totale di Co2 emessa a livello mondiale è circa dell’1%, è facile fare i conti. Siccome in Europa e USA abbiamo bruciato carbone selvaggiamente per 150 anni, allora l’82% della Co2 oggi esistente è colpa nostra, ma più che pentircene non so cosa potremmo fare, visto che attualmente i miglioramenti che riusciremmo ad apportare sono insignificanti sul totale delle emissioni — parlo solo dell’automotive, sia chiaro.

Infine l’elettrico al momento esclude tutta una fascia di popolazione incapiente, che oltre ad avere già i suoi bei problemi ad arrivare a fine mese, tra poco si troverà pure appiedata per via di una imposizione ideologica che alza significativamente il costo della mobilità privata. Mi pare discriminazione in base al censo. Non darei priorità a questo passo se dipendesse da me.

Delle tante osservazioni che potrei farle su evoluzione delle batterie, rimozione del cobalto, disponibilità di litio, riduzione dei costi di produzione, emissioni tendenti a zero con la diffusone delle fonti rinnovabili (sono certezze storiche e statistiche, non probabilità) mi preme solo ricordarle che le posizioni di Nicola Armaroli sono le stesse espresse nel rapporto IPCC dell’ONU, redatto dai 1.300 istituti scientifici più accreditati al mondo. Rubbia e Prodi sono degnissimi studiosi, ma purtroppo fanno parte di una infima minoranza del mondo scientifico. Non avrei dubbi a scegliere fra le due posizioni.

Dopo aver sentito l’opinione sul nucleare di Armaroli, non avrei dubbi neppure io.

È notizia di oggi che in Cina hanno messo in commercio la prima auto con batteria agli iodi di sodio nata dalla collaborazione fra Jac Motors e Volkswagen (cercate in rete e trovare la notizia).

Ma il dubbio che molti che scrivono contro il ban alle auto termiche non siano affatto contrati all’auto elettrica non le viene? Non è che se si è contro lo stop ai motori termici vuol dire che si è contro l’elettrico. Ci sono molti persone, una sono io, che non sopporta lo stop ai motori termici. Chi vuole può comprarsi tranquillamente la sua auto elettrica che fa contento anche me perchè, come giustamente dice, non appesta l’ambiente mentre circola e questo è un discorso. Discorso completamente diverso è obbligare al cambiamento anche persone (ce ne sono molti milioni in Italia) che non possono per varie ragioni ed è inutile tirare fuori la solfa dei 12 anni e così via un obbligo è un obbligo anche se fra 12 anni. I ragionamenti che leggo non sono condivisibili, sia sul discorso della riduzione dei prezzi, che è più un auspicio che una sicurezza, sia sul ricambio delle auto perchè alla fine non troveremo certamente 39 milioni di auto elettriche in circolazione. Una certezza della transizione green sarà quella di estromettere milioni di persone dall’accesso all’auto privata. Piuttosto che stare qui a lodarsi uno con l’altro trovo più costruttivo porre in rilevo pro e contro dell’auto elettrica tra cui il loro non trascurabile impatto sociale. Per esempio, l’auto elettrica sarebbe perfetta nei centri delle grandi città, peccato che è proprio lì che trova i problemi maggiori per mancanza di posteggi privati e quindi problemi di ricarica.

In tutte le società ci sono delle regole che permettono la convivenza all’interno delle stesse. Ci sono molti divieti: per esempio è proibito urinare sulla pubblica via, per ovvie ragioni di decoro e salute pubblica. Nessuno però considera questa una limitazione della libertà di farla dove gli pare. Allo stesso modo, trovo giusto dopo 150 anni dire basta alla “libertà” di inquinare come ci pare. Direi che questa libertà ha già fatto abbastanza danni, non trova?

No, non sono d’accordo e il paragone con l’urinare per starda mi sembra inappropriato tant’è che era vietato anche 40 anni fa quando c’era meno coscienza green. La sensibilità ecologica ha un prezzo e questo lo si paga anche sulle auto termiche, le varie normative euro hanno fatto lievitare i prezzi delle auto termiche ad un livello insostenibile per la classe media italiana. Non le sarà sfuggito che oramai nella pubblicità delle auto nemmeno dicono più il prezzo finale. Oggi per un euro 4 decente ci vogliono 5K e sono auto di 15 anni fa. Il nuovo è diventato per benestanti e l’usato, con prezzi folli in crescita, per le persone normali . Non vedere queste cose vuol dire avere i paraocchi e non c’entra nulla con l’urinare per strada.

Non vedere quello che sta accadendo al Pianeta e l’ugenza di porvi rimedio (e drasticamente) non vuol dire avere il paraocchi? Anzi, andare verso il burrone ad occhi chiusi?

Sono d’accordo con lei ma andava fatto diversamente senza favorire la speculazione (perchè in molti casi di questo si tratta) delle case automobilistiche che con la scusa delle normative euro hanno alzato a dismisura i listini a danno dei cittadini. E’ come il discorso dell’introduzione dell’euro che la colpa era dell’euro e non delle istituzioni che non hanno vigilato sulle speculazioni. Comunque, un problema sociale c’è e va affrontato.

Se il problema sociale c’è (e ho qualche dubbio) affrontiamo quello anzichè ostacolare la transizione. Non è impossibile- Informiamo correttamente gli automobilisti sull’utilizzo delle auto elettriche, per esempio a scuola guida. Aumentiamo gli incentivi per i segmenti A e B elettrici e limitiamolo ai meno abbienti. Incentiviamo la conversione delle flotte aziendali e pubbliche. Potenziamo velocemente la rete di ricarica pubblica. Semplifichiamo le regole per l’installazione delle wallbox nei garage. Finanziamo la conversione delle aziende automotive e riqualifichiamo il personale. Il precedente governo ha stanziato 8,7 miliardi di sostegni all’industria: perchè non vengono erogati? Perchè l’ecobonus rottamazione è stato ridotto, mantenendo quello per termiche e ibride? Perchè l’incentivo per le wallbox aspetta da 8 mesi il regolamento attuativo?

Temo che siamo già nella fase di caduta…in volo…verticale verso il basso…

Massimo mi scusi ma secondo lei non esiste u problema sociale??? Io personalmente conosco decine e decine di famiglie in cui pur lavorando in due persone con due figli a carico non arrivano a fine mese se non con aiuti d parte dri nonni oppure della comunità. I vertiginosi aumenti degli ultimi anni dati sia alla guerra ma anche alla transizione in atto hanno messo e mettono a dura prova la tenuta delle tasche delle famiglie dato che adesso si paga veramente di tutto…un esempio mio figlio sta finendo il 5 scientifico e mi è arrivato un balzello da pagare al fine di fargli dare l esame di 26 euro!!! Come tassa di accesso all esame…etc..etc.. con queste premesse è irrealiatico pensare che il popolo meno abbieente possa dotarsi di auto elettrica .è un po come la normativa sulle classi energetiche delle case..tutto molto bello ma..chi paga?? Non mi risulta che dalle rape fuoriescano soldi

I problemi sociali ci sono, ma qualcuno deve ancora dimostrare che dipendono dalla transizione energetica. Sicuramente non oggi. Domani potrebbe addirittura generare ricchezza e posti di lavoro. Per esempio https://www.vaielettrico.it/riciclo-batterie-ecco-i-numeri-del-nuovo-business/

@Massimo il problema sociale dipende in parte dalla perdita di posti di lavoro a causa della transizione, e qulli li perdi oggi, domani chissà se saranno riallocabili i licenziati, di conseguenza è un problema sociale dover affrontare la spesa di un nuovo mezzo di trasporto per una famiglia. Come si può pensare che l’acquisto di una Twingo sia sensato al prezzo di 25mila euro? fino a 2/3 anni fa chi comprava un’auto del genere non spendeva più di 12K, e lo faceva per due motivi: Pochi mezzi economici oppure seconda/terza macchinetta senza pretese per i figli o per un famigliare a carico. Quindi oggi chi è povero non può far altro che restare a guardare le auto in concessionaria.

Bene l auto elettrica in futuro ma ripensare la socialità? Mi spiego meglio tra multiplex e centri commerciali nelle piccole e medie città ci si deve spostare quasi sempre con l auto mentre prima si poteva evitare di prenderla essendo tutto raggiungibile a piedi in bicicletta ove possibile o con i mezzi pubblici.

È vero che ogni tanto ci sono dei veri scocciatori, però, ammettiamolo, d’altro canto potere ruggire dalla nostra tastiera contro ignoranti termofili (che ne sparano peggio di Bertoldo) ci riempie la giornata ?

Del resto si sa che invece gli elettrofili sono tutti brillanti ed intelligenti.

immagino che i detrattori delle ev non si prendano nemmeno la briga di informarsi decentemente sulla questione altrimenti non sarebbero contro ,ciao a tutti

Come faremo a produrre abbastanza energia elettrica per trenta milioni di vetture in Italia? E alla sua distribuzione sul territorio? Approssivamente venti volte piu’ dell’attuale? E con che cosa si potra’ produrre?

Lei è vittima di una delle tante “fake new” diffuse contro le auto elettriche. Se tutte le auto fossero elettriche il fabbisogno di elettricità aumenterebbe solo del 15-20%, altro che trenta volte! Guardi qui: Le fake news dell’Italia che odia l’elettrico: risponde Nicola Armaroli

Oltretutto non si pensa alla possibilità neanche remota, che le macchine elettriche possano diventare una bella batteria di accumulo, che se ci pensiamo con batterie da oltre 30 kWh sono una bella autonomia per una casa da 3kWh per dire, quindi il “problema” oltre a non esistere già ora non lo sarà assolutamente dopo, vorrei anche ricordare che non passeremo all elettrico in due GG dal 5% al 100% di vetture, vedere la Norvegia che è molto più avanti di tutti ma ha “solo” il 20% di vetture elettriche proprio perché anche se ora vendono esclusivamente elettriche non tutti sono in procinto di cambiare macchina..

Riciclo batterie, ecco i numeri del nuovo business

Scusa le parole …. Pier al posto di continuare a porre domande banali: TI prego studia ! Cosa ci scommettiamo che NON ancora GUARDATO con attenzione il filmato di Nicola Armaroli ? In quel video, caro Pier Luigi, trovi tutte le risposte alle tue domande. Infine studiare un pò fisica (termodinamica) a livello di scuola superiore non sarebbe male.

Distribuzione dell’energia, questa sconosciuta…. almeno ai nostri governanti… Forse, prima del ponte sullo stretto, sarebbe proprio questa la priorità, ma….tant’è! Comunque questa cosa va risolta, in Italia è più o meno tutto vecchio, e, se vogliamo entrare veramente in un futuro migliore, dobbiamo darci da fare e fare quei passi in infrastrutture che, oltre a dare tantissimo lavoro (quando mai l’elettrico ne toglierebbe ?!?) porterebbe aria migliore e una semplificazione della vita a tutti. Purtroppo, essendo vecchia, non è semplice trasformare…. chessò, Roma ad esempio, nella Singapore che molti anelano, ma, se evitiamo il problema a prescindere, continueremo a correre in tondo su vecchi trattori puzzolenti, e gli altri…. diventeranno il vero esempio da seguire. In effetti, in alcuni campi, l’Italia lo è ancora, ma, in molti, è diventata fanalino di coda, e non vedo un’inversione significativa nel cercare una modernità che sia veramente a beneficio delle vite vissute nel quotidiano. Comunque, per quanto riguarda l’energia, dovremo giocoforza, e con tutti i vantaggi connessi in termini di miglioramento ambientale, puntare sulle rinnovabili, unica vera alternativa agli idrocarburi ed affini, ma…. chissà perchè, spesso avversate….e anche questa non è una novità. Quindi, innanzi tutto, fotovoltaico, eolico, maree etc…. Ma, anche qualora, malauguratamente, non si arrivasse alla copertura del fabbisogno elettrico con queste, grazie all’efficienza del motore elettrico, potremmo comunque usare gli stessi idrocarburi risparmiati da una parte (dismissione motori endotermici), utilizzandoli per produrre energia….. e sarebbe comunque più vantaggioso ed efficiente. Anche in termini ambientali, perché si controlla sempre meglio una singola emissione di una centrale elettrica, che milioni di marmitte (povera Akrapovic…) e catalizzatori spesso smontati, trasformati, quando non tolti del tutto…. per il piacere di quel bellissimo fracasso che molti amiamo…. forse….

Pier Luigi, quanta energia pensa che ci voglia? Quanto tempo pensa che ci voglia per aggiungere abbastanza generatori ad energia rinnovabile per farlo?

Va bene avere dei dubbi, ma la risposta non e’ difficile da calcolare, non e’ particolarmente impressionante, ed e’ stata discussa tante volte anche qui. Pero’ vorrei capire il ragionamento che fa per renderla cosi’ scettico.

Se lei mi fornisce le sue previsioni, io rispondero’ con le mie (va bene a spanne, basta un po’ di aritmetica).

Caro Alessandro benoldi, Posso comprendere la rabbia e in effetti non é davvero scusabile questo astio contro chi invece dovrebbe essere ringraziato perché non avvelena l’aria delle città. Se a qualcuno non piace l’auto elettrica non si capisce perché deve parlarne male ed essere addirittura arrabbiato. Bella l’idea del’limbuto davanti, a volte con questi esempi ad iperbole si spera che capiscano perché si deve fare qualche cambiamento… attualmente l’auto elettrica é l’unica soluzione per la questione aria avvelenata nelle città. E non dite che l’auto inquina solo per una piccola percentuale perché comunque i tubi di scarico sono vicini ai nostri nasi e polmoni.. e questa é una verità assoluta. E già che ci siamo possiamo anche lodare ed apprezzare la nuova legge che impedirà ai fumatori si intossicarci anche mentre ci beviamo un caffè o mentre i nostri figli sono al parco giochi.. purtroppo per molti si deve dare una legge specifica altrimenti il rispetto per gli altri non sanno cosa sia.. Cari fumatori sappiate che non vi impediamo di fumare ma voi non potete obbligare noi a fumare !

Infatti io paragono le termiche alla sigaretta e le ibride peggio, molto peggio delle sigarette elettroniche tranne una minoranza di cittadini che riescono a usarle correttamente e di conseguenza potrebbero passare all’elettrico con tanto vantaggio ma, forse non se ne rendono conto.

Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.

Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento.

Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo.