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2023-03-08 16:03:36 By : Ms. Maggie Lee

Agli occhi di chi si sposta con le proprie gambe neanche si vedono, ma anche un paio di centimetri scarsi possono essere una bella difficoltà e cinque una montagna insormontabile, quando ci si trova a viaggiare su quattro ruote.

C’è chi quelle montagne deve ’scalarle’ tutti i giorni, come Mauro Sbrillo, che da una decina di anni è costretto su una carrozzina. Così, ogni piccolo tragitto quotidiano, diventa una sfida. La beffa è che lo Statuto sarebbe uno dei quartieri migliori per vivere, per chi ha una mobilità ridotta: è a due passi dal centro, c’è la tramvia, la stazione è vicina, ci sono negozi e supermercati a ogni angolo, il mercatino rionale, piazze, per quanto intasate dal traffico, con aree verdi ben accessibili, come piazza Leopoldo, piazza Tanucci, piazza della Vittoria, e addirittura i grandi parchi di Villa Fabbricotti e l’Orticoltura che offrono tanto verde a pochi minuti.

Potrebbe essere il rione ideale, senza i problemi delle stradine medioevali del centro, né le distanze incolmabili e la mancanza di servizi delle più lontane periferie.

Eppure quei piccoli insignificanti scalini, rendono tutto questo difficilmente fruibile. "La legge definisce barriere architettoniche solo i gradini sopra un centimetro e mezzo – spiega Mauro, mentre lo accompagniamo in una delle sue quotidiane passeggiate con il cane – ma basta un centimetro per avere ogni volta un forte colpo alla schiena e arrivare a fine giornata doloranti".

"Ci sono punti, come in piazza Leopoldo e piazza Tanucci dove li hanno fatti a raso – mostra – mentre ce ne sono altri – continua mentre passiamo in via dello Statuto e in piazza Muratori – dove è stato lasciato questa piccola soglia, pure davanti alle strisce. Sono diversi i punti in zona dove non ce la fai. Come tutti i lavori si possono fare bene o male, qui non è una questione di costi, perché mettere le pietre a sfioro costa uguale, ma di non essersi neanche posti il problema".

"Con la carrozzina elettrica, pur prendendo il contraccolpo ci si fa a superare quel centimetro, perciò preferisco usare questa. Una buona carrozzina costa oltre 5mila euro, l’Asl ne passa solo 2600. Con quella a mano però, diventa davvero difficile, perché bisogna fare la cosiddetta impennata; e basta avere un po’ di dolore al polso, cosa frequente quando ci si sposta ogni giorno a spinta, per non riuscirci. In un tragitto che potresti fare in autonomia, basta tanto così per necessitare di aiuto: ed oltre che una questione di autonomia, è anche di dignità, non vogliamo ogni volta dover aspettare che passi qualcuno per chiedere. Il problema ancora più grande sono le Mobike e i monopattini nel mezzo al marciapiede, spesso trasversali, sembrano farlo apposta. Oppure i furgoni lasciati sopra. Lì non hai scelta, devi tornare indietro". Ma anche se tutti i marciapiedi fossero perfetti, "giri per strada, ma non puoi entrare nei negozi. Più della metà hanno lo scalino. Eppure c’è una delibera che toglie il costo del suolo pubblico se fai uno scivolo, ma non lo sa nessuno. Ho visto ristrutturazioni recentissime dove non è stato fatto. Si dovrebbe sensibilizzare, attraverso l’informazione da parte delle associazioni di categoria. Perché devo essere servito in strada? Eppure sono un cliente che paga come gli altri".

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