Gianfranco Lanci ci ha lasciato, il manager ex Acer e Lenovo si è spento all'età di 69 anni a causa di complicazioni insorte a seguito di un'operazione alle vertebre. Il manager torinese era laureato in Ingegneria Civile e aveva una grande passione per i vini, tanto da aver creato un gruppo di cantine nelle Langhe - il Gruppo Dosio.

Le sue grandi capacità manageriali gli hanno permesso di farsi spazio in un mondo - quello tech - fatto prevalentemente di aziende asiatiche e nord americane, tanto da arrivare a ricoprire la carica di CEO in Acer dal 2005 al 2011 dopo essere stato a Dallas in Texas Instruments, e successivamente quella di COO presso Lenovo, società che ha lasciato nel 2021 portandola ai vertici di tutte le classifiche.

In un'intervista al Corriere della Sera di qualche tempo fa, il manager italiano aveva detto:

Quando si parla di produrre personal computer ma anche smartphone è come per Paperon de' Paperoni: ogni centesimo conta. Perché un costo di 1 dollaro in più moltiplicato per 60 milioni di unità fa 60 milioni di dollari.

E poi aveva un'idea chiara: gli utili vanno reinvestiti nell'innovazione, diceva, chissà poi se aveva in mente proprio questo quando decise di dedicarsi alla viticoltura. In un tempo relativamente breve è riuscito a creare un gruppo proprietario di 80 ettari di vigneti nel meraviglioso (e fortunato) territorio del Monferrato e delle Langhe, con una produzione che ora arriva a 700 mila bottiglie all'anno.

Già potrebbe capitare a chiunque, ma non dovrebbe mai accadere.

Beh, mica tanto, gli stabilimenti italiani, che erano ormai residuati post-industriali destinati a chiudere, sono stati rimodernati e portati a piena capacità produttiva. Nel 2022 in italia si sono venduti 1.3 milioni di veicoli, e dalle fabbriche italiane ne sono usciti circa un milione. È vero che un tempo ne uscivano anche 1.5 milioni, ma si trattava perlopiù di utilitarie di primo prezzo, che generavano in proporzione molto meno valore. Per cui no, non mi sento di condividere questo giudizio.

Grazie per l interessante post

Che finanziariamente sia stato eccezionale non ci piove, che abbia salvato Fiat dal fallimento probabilmente è vero. Però tu stai guardando la cosa solo dal punto di vista finanziario. CNH credo che con l'Italia non abbia più molto a che fare. Peraltro, siccome per curiosità l'ho googlata, leggo proprio oggi che stanno facendo il delisting dalla borsa di Milano per rimanere solo su NYSE... Exor vale 18 miliardi... e cosa ce ne frega? Quelli sono soldi degli Agnelli... Da un lato, la Fiat ha sempre preso soldi governativi, dall'altro ha sempre dato lavoro in Italia però. Marchionne l'ha svuotata di tutto, è rimasto solo un marchio. Ha completamente rovinato la gamma, ha completamente rovinato Alfa e Lancia, e in Fiat ha lasciato tre modelli in croce, in pratica un marchio vuoto che si basa solo su Panda e 500. E Fiat una volta faceva dalla sportiva alla grande ammiraglia. Con l'ingresso in Stellantis la mazzata finale, Fiat non esiste praticamente più, e d'altra parte non poteva più esistere visto che Marchionne l'aveva completamente svuotata di tutto. Certo, finanziariamente sarà stato un grandissimo per gli Agnelli e per Exor... ma ha completamente distrutto l'industria automobilistica italiana. Per fare gli interessi economici degli azionisti.

I gioielli di Fiat, ovvero Ferrari e CNH, sono salvi e solidamente in mano alla Exor degli Agnelli, grazie al giochino dei doppi diritti di voto trasferendo al sede in Olanda, Agnelli che sono dopotutto quelli che hanno chiamato Marchionne al capezzale del gruppo. Ed Exor è anche primo azionista di Stellantis. Certo, se Marchionne fosse vissuto ancora qualche anno, probabilmente il peso di Exor nel gruppo sarebbe ancora più preponderante, e sicuramente la presidenza del CdA sarebbe espressione di Exor e non dei francesi, ma purtroppo è andata così. Il punto chiave comunque è che quando è arrivato Marchionne, la Fiat già non esisteva più... solo grazie ai 5 miliardi di penale che Marchionne ha preteso da GM per liberarsi del cadavere Fiat (ovvero esercitare l'opzione di put) ha iniziato il miracolo, culminato poi col bluff, giocato benissimo, dell'acquisto del gruppo Chrysler... facendosi prestare i soldi dagli stessi americani. Un gigante, una leggenda, un mito. Se oggi Exor vale ancora 18 miliardi di euro, e solo grazie a lui.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza! Interessante notare come anche questi manager di grande esperienza possano fare errori madornali... l'errore di sottovalutare o iPhone o iPad lo hanno fatto in tanti. Su Marchionne ho un'idea diversa :) E' indubbio che finanziariamente abbia salvato la Fiat, ma di fatto il prezzo pagato è che la Fiat non esiste più. E credo che qualcuno con una visione diversa avrebbe potuto salvarla davvero. Ma è OT.

Non ho mai conosciuto personalmente Marchionne, ma degli amici, grandi imprenditori, che lo conoscevano bene me ne hanno sempre parlato come di una persona dura sul lavoro, ma anche affabile e divertente in privato. Del resto è stato chiamato a fare un miracolo, resuscitare un'azienda morta e sepolta, ed invece di miracoli ne ha messi in fila una sfilza. E nel fare queste cose, difficilmente non ti fai nemici ovunque. Per cui come uomo posso dirne davvero poco, ma come manager, un semidio.

Condivido molto di quanto scritto, ma trovo svilente per il Lanci uomo, il paragone con il Marchionne uomo. Ovviamente non in ambito privato, ma per quanto pubblicamente conosciuto e vissuto.

Lanci è l'uomo che ha letteralmente inventato i moderni notebook, quei Travelmate di Texas Instruments che hanno fatto apparire, tutto d'un tratto, i laptop Toshiba che erano, in quel momento, un riferimento sul mercato, un prodotto obsoleto. Io lo conobbi in quel periodo, attraverso il distributore italiano della TI, la Digitronica di Verona. Quando TI cedette la divisione notebook all'allora semisconosciuta Acer, Lanci seguì la stessa e finì a Taiwan, dove non solo ne divenne in poco tempo presidente, ma la fece diventare in pochi anni uno dei principali player dell'ICT a livello mondiale. I rapporti con Acer si incrinarono a causa dell'iPad, ovvero del lancio del tablet, prodotto che Lanci giudicava poco interessante in quanto destinato scomparire o quasi dopo il boom iniziale, e di conseguenza il produttore taiwanese, che erra leder nell'informatica "mobile", si trovò impreparato a contrastarne il successo (in realtà Lanci non sbagliò del tutto la previsione, posto che i numeri dei tablet continuano a scendere). Da lì finì in Lenovo, che aveva acquisito prima la divisione PC e poi quella server di IBM, ed anche lì fece grandi cose. Credo che assieme al mai abbastanza compianto Marchionne, Lanci sia stato un gigante assoluto tra i manager italiani, ed anzi uno dei pochissimi a raggiungere i vertici di multinazionali raccogliendo successi ed ammirazione persino dai competitor. E solo due mesi fa è venuto a mancare (e mi spiace che qui su HDblog non gli sia stata dedicata nemmeno una riga) un altro gigante italiano della tecnologia, quel Giuseppe Carnevali che ha letteralmente inventato il chartplotter, ovvero la navigazione elettronica, nautica in origine ma poi anche stradale. Quando accendete il navigatore in auto o sul cellulare (si chiama navigatore proprio perchè discende da quelli nautici), ricordatevi che fu un italiano, mite, gentile e che non amava le luci della ribalta, ad inventarlo.

Per chi volesse saperne di più, cerchi su google una bell'articolo del figlio: "Chi era mio padre, Giuseppe Carnevali"

F , morire poi per complicazioni dovute a un'operazione non dovrebbe esistere, cioè non si fosse operato sarebbe ancora vivo? Se così fosse meglio paralizzato sulla sedia rotelle che morto!

Mi dispiace moltissimo. Muoiono sempre le persone migliori

Ah bhe. Tanto non ce lo farebbero pagare quindi è meglio che risparmiano

Proprio una frase da TOP MANAGER.

Beh l'amore per il cattivo vino è più rara...

e allora che mi dici della cocacola che stura anche i lavandini?

e più ne hai, più ne vuoi...ma tutti la stessa fine facciamo

ricordo che Acer Liquid, primo mio android, era uscito quando c'era lui, bei ricordi. Acer a quel tempo (android 1.6 - 2.3) faceva senza dubbio i migliori telefoni android per rapporto qualità prezzo.

L'acqua fa male: hai mai visto un tondino di ferro lasciato esposto alla pioggia? Dopo poco è tutto arrugginito e alla lunga viene proprio mangiato: pensi che il tuo corpo sia più resistente del ferro?

A guardarlo si vede chiaramente quanto amasse il vino!

"...Perché un costo di 1 dollaro in più moltiplicato per 60 milioni di unità fa 60 milioni di dollari"

questo per quando il classico bonbiminkìa: "eh... ma potevano mettercelo l'NFC"

Si certo, da come sta nella foto, non era destinato a campare parecchio

Bella la frase riportata, spiega alla perfezione l'ossessione per il di0 denaro dal quale sono presi tanti, troppi, al giorno d'oggi. RIP

Anche se non si sa troppo sulle cause, chiaramente a 69 anni sarebbe comunque meglio arrivare un po' più "figurino", magari alcune cose le eviti, che insorgano. Questo vale indipendentemente dalla persona oggetto dell'articolo.

E non ammette proroghe? Mai mai mai?

io bevo solo acqua, a volte la birra con la pizza e un vinello al ristorante ma proprio raramente.

Fatemelo dire eccoli là gli immunologi subito a puntare il dito e a dire che il vino fa male. La verità è ben diversa, è scomparso uno degli ultimi uomini che si è arricchito con la tecnologie USA e ha investito credendo nel Made in Italy, un caso? D'altronde il governo di Giorgia è stato chiaro, il vino e l'acqua se bevuti in grande quantità fanno male, quindi bevete con moderazione alla faccia degli immunologi!

sentite condoglianze, uomo di grande spessore

La vecchia con la falce è sempre in agguato per tutti, e non fa concessioni.

Vabbè dalla faccia e corporatura è un miracolo sia arrivato a quell'età. La vita è così, si muore ad un certo punto eh.

Ricordo sue interviste interessanti durante il periodo Acer, ma soprattutto il mio stupore nello scoprire che ai vertici di un'azienda del genere potesse esserci un italiano (era il periodo di Steve Jobs in Apple, e l'attenzione era tutta per loro, ma per me un italiano in posizione di vertice di Acer era motivo tutto sommato di orgoglio).

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