PRM, cosa vuol dire viaggiare quando si ha mobilità ridotta - The Flight Club

2023-03-08 16:36:14 By : Mr. Boss Huang

Viaggiare quando si è in difficoltà motorie o con handicap, ecco una guida su come ci si deve comportare

Viaggiare dovrebbe sempre essere un piacere. Ma a volte un viaggio si può trasformare in un incubo… Forse ad alcuni di voi è capitato qualche infortunio fisico in vacanza per imprudenza, foga o semplice sfiga. Ma non solo.

Potresti anche essere un po’ in là con l’età e non riuscire a percorre a piedi i lunghi terminal aeroportuali, oppure affrontare le interminabili code ai controlli di sicurezza

Esistono diversi gradi di passeggeri in condizioni di difficoltà motoria, IATA ne classifica 10 (dalla cecità alla sordità e alla disabilità cognitiva e mentale, alla assistenza medica dei barellati)

Il più lieve è quello indicato con la sigla WCHR (“wheelchair to ramp”): sono passeggeri in genere anziani o con problematiche di salute minori che semplicemente non possono stare in piedi a lungo o percorrere autonomamente lunghe distanze e quindi richiedono sedia a rotelle e accompagnamento al gate, ma possono salire le scale dell’aereo in autonomia o con minimo supporto se imbarcati prima o dopo per evitare pressioni (soprattutto quando non sia possibile utilizzare dei finger che portino direttamente dal gate fino a bordo).

Più complessa la trattazione dei WCHS (“wheelchair to stairs”). Questi passeggeri non sono in grado di fare le scale in autonomia e necessitano quindi di sedia a rotelle e di un mezzo elevatore che li trasporti al livello del portellone dell’aereo, raggiunto il quale essi però riescono a raggiungere il proprio posto a sedere facendo qualche passo o con l’utilizzo di stampelle.

Il livello più grave di assistenza (in questo contesto) è quello “WCHC” (“wheelchair carry”). Non possono muoversi senza sedia a rotelle né a terra né a bordo dell’aereo e richiedono quindi una attenzione particolare per le loro necessità durante il volo.

Ogni livello di assistenza dovrà essere richiesto all’atto della prenotazione (con un flag se presente o contattando direttamente la compagnia tramite mail e fornendo il proprio codice di prenotazione (PNR).

Importante notare che ogni richiesta di assistenza non incluso in prenotazione, va richiesta entro le 48 ore dalla partenza del volo

E’ prassi comune (purtroppo non tutte le compagnie aeree hanno lo stesso focus) nel processo di prenotazione flaggare il campo richiesta di assistenza, ad esempio:

In questo caso su Air France in fase di prenotazione sto chiedendo una assistenza WCHS, idem per Iberia.

Il passeggero dovrà arrivare in aeroporto con 2 ore d’anticipo e se in grado di camminare recarsi al check-in anche se già effettuato, oppure se non è in grado di camminare, avvisare della propria presenza nei punti indicati e segnalati nell’area partenze all’esterno dell’aeroporto.

Il personale addetto all’assistenza, una volta contattato, assisterà il PRM durante il check-in e consegnerà l’eventuale bagaglio da stivare. Conclusa l’accettazione, il PRM verrà inoltre assistito durante le operazioni di controllo e imbarco finché non avrà preso posto a bordo dell’aeromobile.

I passeggeri con disabilità o mobilità ridotta hanno diritto di utilizzare i servizi dell’aeroporto (incluse le lounge a cui si ha diritto) e usufruiranno di un’assistenza adatta al grado di mobilità rilevato.

Iniziate le operazioni di disimbarco, il passeggero PRM, dovrà rimanere seduto al proprio posto. La cui presenza del PRM è già segnalata al personale del terminal di arrivo, e il PRM sarà assistito dal suo posto a sedere in aereo, durante la procedura di sbarco che lo condurrà dall’aeromobile fino alla sala arrivi e nel recupero del bagaglio da stiva.

Il personale addetto all’assistenza accompagnerà, infine, il PRM a uno dei punti di rilascio all’esterno dell’aerostazione.

Atteso che il servizio di gestione di un PRM è gestito dalla società di handling dell’aeroporto di partenza e arrivo, i livelli di servizio sono soggetti ai carichi di lavoro dei picchi di transito negli aeroporti. Sono da aspettarsi massimo 30 minuti di attesa per essere presi in carico.

Le fasi dei controlli di sicurezza vengono svolti da un varco prioritario, così come quello dei controlli del passaporto (è prevista la presenza di UN solo acompagnatore per PRM che accompagna il passeggero).

Non stiamo parlando solo di problemi cronici, ma anche di una emergenza avvenuta in viaggio o prima della partenza. Soprattutto non deve essere abusata, come abbiamo visto da un certo malcostume di questa estate con un vero boom di richieste di assistenza fatte solo per saltare le code negli aeroporti di mezza Europa.

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