Risposta – Partiamo da una prima doverosa premessa: fino a qualche anno fa le opzioni di scelta nel mercato degli scooter urbani elettrici (anche ciclomotori) erano molto limitate. Oggi non è più così. Il settore delle due ruote a zero emissioni è in continua evoluzione e sul mercato si possono trovare sempre più modelli interessanti, anche tecnologicamente avanzati, che rispondono alle più svariate esigenze. Pertanto, la mancanza di “offerta” è una variabile da prendere sempre meno in considerazione.
Seconda premessa. Lei, Alessio, dovrebbe darci qualche informazione in più. I 120 km giornalieri sono percorsi in città, in autostrada, o sulla viabilità extra-urbana? I consumi, e l’autonomia, cambiano infatti drasticamente. Sono dovuti ad un pendolarismo andata e ritorno, con una lunga sosta che potrebbe utilizzare per la ricarica, o devono essere percorsi tutti con un solo “pieno”? Ha esigenza di prestazioni elevate o le basterebbe l’equivalente di un “cinquantino” con velocità massima limitata a 45 km/h?
Detto questo, al di là dei gusti estetici, assolutamente personali, la scelta tra termico ed elettrico dovrebbe essere fatta guardando alla tipologia di utilizzo che si vuole fare del mezzo.
A livello generale, gli scooter elettrici trovano nella città il loro habitat naturale. I vantaggi di viaggiare in elettrico si conoscono. Sono certamente ambientali (zero emissioni, zero inquinamento acustico) ma anche in termini di consumi (ridotti) e di manutenzione ordinaria del mezzo (quasi inesistente). Gli scooter elettrici sono per natura scattanti e agili da manovrare nel traffico e oggi molto incentivati, con sconti all’acquisto (Ecobonus) ma anche su assicurazioni e bolli.
I veri elementi discriminanti riguardano ancora l’autonomia delle batterie e i costi iniziali dei veicoli. In entrambi i casi il progredire del settore sta aiutando a trovare soluzioni adeguate. Lato autonomia, oggi in commercio si trovano modelli di scooter urbani (soprattutto i cosiddetti maxi scooter) che possono arrivare a coprire distanze sopra i 100 km, in alcuni casi grazie alla presenza di doppie batterie.
C’è poi da dire che un esatto grado di autonomia massima dichiarata non esiste. Il modo in cui si guida il mezzo (dosando ad esempio l’acellerazione o sfruttando la frenata rigenerativa se presente), la portata, le condizioni stradali e di tipologia di percorso influiscono molto sulla durata delle batterie. Così come le condizioni climatiche. Quindi sta anche al guidatore capire quanto e come spingere al massimo le prestazioni del proprio scooter elettrico in base al chilometraggio a disposizione.
Anche per i modi e i tempi di ricarica – certamente più lunghi se paragonati ad un normale pieno di benzina – lo sviluppo del settore porta innovazioni. La stragrande maggioranza degli scooter elettrici in commercio monta batterie estraibili, facilmente caricabili quindi a casa o al lavoro. Oggi poi una ricarica semi-completa (20%-80%) in alcuni scooter avviene in meno di un’ora.
Detto questo, coprire determinate distanze tutti i giorni, non è quindi impossibile per chi vuole passare all’elettrico. Servono però adeguati accorgimenti.
Concludiamo con i prezzi. Mediamente ancora alti, ma fino ad un certo punto. Le principali Case produttrici offrono in gamma modelli di scooter più economici, che non difettano in prestazioni rispetto ai “fratelli” termici. Poi c’è il plus degli incentivi statali, che oggi aiutano a ridurre fino al 40% il prezzo di listino dei modelli elettrici nuovi di fabbrica. Trovare scooter a zero emissioni di tutto rispetto sotto i 2.000 è quindi assolutamente possibile. Poi, certo, la tecnologia costa. Più sono avanzati e moderni più la cifra inevitabilmente aumenta.
Però, non va dimenticato che il costo iniziale può essere comunque ammortizzato in breve tempo grazie ai vantaggi citati in precedenza.
120km al giorno tutti i giorni sono una bella percorrenza, sia in elettrico che con un modello a benzina. Nei primo caso servono due ricariche al giorno, nel secondo tagliandi frequenti. Comprando con attenzione un modello a benzina ci sono ormai modelli 125cc in grado i di percorrere 50-60 km al litro (PCX,SuperCub,…) però ogni due mesi fai un tagliando… Da matti pensare di consigliare un elettrico limitato a 45 kmh per chi fa 120 km al giorno….
/// 120km al giorno tutti i giorni sono una bella percorrenza […] servono due ricariche al giorno \\\ Volendo (e potendo..) bisogna scegliere uno dei pochi modelli con batteria di almeno 100 Ah per non dover ricaricare due volte al giorno.. Ovviamente il prezzo di acquisto non è basso ma almeno la batteria non viene “spremuta”.
Si contano sulle dita di una mano i modelli con autonomia di 120 km a velocità media superiore ai 60 kmh… a prezzi che aiuto! Meglio due ricariche al giorno di uno scooter come Seat Mò o simili, che hanno autonomie dichiarate intorno ai 100 km… a velocità sostenute potrebbero diventare 80-85 e di conseguenza due ricariche al giorno sarebbero sufficienti per portare a casa il nostro scooterista senza problemi. Io valuterei anche l’opzione “trasporto pubblico”…….. una bella bici pieghevole per il primo/ultimo miglio e tanti saluti allo scooter.
Questo articolo mi “tocca nel vivo” per così dire. Da sempre motociclista, ho abbandonato l’auto nel 2005 definitivamente e dal 2017,dopo numerosi moto e scooter, viaggio esclusivamente col mio super scooter Vectrix vx1 con batteria Valence di soli 9 kw con cui percorro comodamente oltre 100 km in modalità mista: economica(max 65 km/h) e dinamica(quasi 130km/h). La seconda in via quasi esclusiva… La batteria ha quasi otto anni ed è praticamente integra, ma presto la sostituirò con le nuove batterie LG fabbricate a Breslavia, da cui attinge soprattutto VW, di ben 25 kw con la quale arriverò a percorrenze veramente cospicue. Vectrix, assieme a BMW Evolution, può circolare in autostrada ed essere equipaggiato con bauletto che, assieme al vano sottosella, riesce a offrire una capienza di quasi 100 litri. Utilizzo sempre Vectrix per recarmi al lavoro, fare la spesa e raggiungere località anche lontane. Nonostante sia un modello risalente al 2006 e con trascorsi imprenditoriali burrascosi( il consorzio americano d’origine non esiste più ma la sede di Breslavia resiste bene) Vectrix resta di gran lunga il miglior scooter elettrico sul mercato. In grado di trasportare due persone nella massima comodità e con rapidità sorprendente. Il brevetto esclusivo dell’acceleratore bidirezionale rende la guida facile ed elimina quasi completamente l’uso dei potenti freni meccanici Brembo. La manutenzione è praticamente nulla. Solo gli pneumatici e un pò di olio nel cambio planetario ogni 20 mila km. Come ebbi a precisare in un precedente articolo, in tre anni scarsi di utilizzo, ho già ripagato l’investimento economico sostenuto. Tutto il resto è puro piacere. Io consiglio Vectrix senza alcun indugio. Saluti
Ricordo benissimo il Vectrix, un “buona la prima” che non ho mai capito per quale motivo è finito come è finito. Peccato che non abbia trovato nessuno che fosse in grado di portare avanti la cosa secondo me era indovinato. Rimane che trovarne uno oggi non è semplice e sicuramente non tutti sono stati tenuti bene come il suo.
Caro Alessandro,Vectrix è fallita in USA ma non in Polonia A Pomezia e soprattutto a Breslavia sono disponibili scooter nuovi. Con e senza batteria Lei deve rivolgersi al sig. Matteo Zordan,riferimento principale per tutti noi utilizzatori di questo scooter prodigioso. Ecco il suo recapito matteozordan@vectrixparts.com Lo contatti! Mi faccia sapere
La ringrazio per la segnalazione e mi salvo il riferimento. Le confesso però, con la massima onestà, che al momento l’acquisto di uno scooter elettrico non rientra nei miei piani per il prossimo futuro. ?
Io vado a lavorare tutti i giorni con il niu nqi gts percorrendo a/r 36 km. Andando in modalità sport per potere arrivare tranquillamente a 55 – 60 kmh mi serve più o meno il 60% della batteria completa. Se lo facessi in modalità con cui posso arrivare a 45 kmh massimo avrei bisogno solo del 40% di batteria. Quando ogni tanto devo recarmi in un’altra sede a 40 km da casa devo per forza usare la moto a benzina o l’auto perché sarebbe un azzardo andarci col niu a meno di non partire con batteria al 100% e farsela tutta a 40kmh. Ho comprato questo scooter per il piacere di guida, veramente ottimo e perché comunque consente un grande risparmio ( o almeno consentiva fino a quando la corrente costava poco) : inoltre aggiungo che ho il fotovoltaico e carico comodamente in garage senza togliere nessuna batteria ma semplicemente collegando un cavo in un attimo. Tagliandi praticamente inesistenti e a prezzi ridicoli (30€). Per la sua percorrenza però andrei a colpo sicuro sul benzina.
Ho un One piaggio, nessuna. Ragione per acquistare un benzina. Percorro 35/40 km al giorno e ricarico a casa o lavoro… Una figata che costa poco e va una meraviglia
Anche io sono intrigato dallo scooter elettrico, per una percorrenza tipica di 50 km/ giorno su urbano, tangenziale ed extraurbano. Ma non ho ancora capito che moto mi serve per poter andare in autostrada (la tangenziale di Milano è considerata autostrada): vedo modelli paragonati ai 125cc termici, ma in autostrada i 125 non possono circolare… Qualcuno mi aiuta a capire?
La possibilità di viaggiare in autostrada è riservata a veicoli elettrici con potenza nominale (da libretto) superiore a 11 kWIn autostrada a 16 anni? Con la moto elettrica da 11 kW ora si può
/// sfruttando la frenata rigenerativa se presente \\\ La grande maggioranza degli scooter elettrici non dispone di una vera e propria rigenerazione che ricarica la batteria in modo avvertibile, sostanzialmente è presente solo un effetto di “freno motore” che è comunque positivo perché semplifica la guida e aumenta la durata delle pastiglie.
Da utilizzatore di moto e scooter elettrico condivido tutto della risposta di Vaielettrico tranne ke considerazione finale “Più sono avanzati e moderni più la cifra inevitabilmente aumenta”, espressione troppo generica e nn sempre valida se almeno limitata al mercato scooter. Netto invece il divario di prestazioni e (quasi..) sempre anche di prezzo tra moto e scooter.
Da possessore di un NIU MQi GT, che non ha le caratteristiche per viaggiare in autostrada, mi sento di dire che nel caso del lettore sia più opportuno rivolgersi ad un veicolo a benzina (ce ne sono di molto efficienti) per via della percorrenza media giornaliera. Certo, se deve fare 60 km ad andare ed altrettanti a tornare, con la possibilità di caricare a casa ed in ufficio, allora ci può stare…. ma sinceramente, preferirei andare a benzina. Un conto è arrivare a casa ed attaccare alla corrente, un conto è esser certi di poter caricare sul luogo di lavoro, ma soprattutto doverlo fare abitualmente. Poi, bho… magari è un mio limite… ma anche se mi capita occasionalmente di fare queste percorrenze anche col mio, caricando dopo il viaggio di andata, non lo farei certamente tutti i giorni.
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